23 maggio 2022 – L’Istituto Spallanzani e il Politecnico di Milano dal 25 al 26 maggio saranno  presenti ad AquaFarm, importante Expo ospitata da Pordenone Fiere, uno dei principali quartieri fieristici nel nord-est italiano che riunisce l’intera filiera produttiva e commerciale del settore dell’acquacoltura.

L’Istituto porterà i risultati di alcuni progetti del settore recentemente conclusi.  L’intervento di Katia Parati, Responsabile del Settore Acquacoltura dal titolo “Microalghe da bioraffineria come nuovo ingrediente in mangimistica per un acquacoltura più sostenibile” riporta i risultati di una ricerca sull’introduzione di farine di microalghe a basso costo provenienti da bioraffineria al fine di migliorare la sostenibilità dell’intera filiera dell’acquacoltura, con l’obiettivo di promuovere il recupero e il riutilizzo delle risorse, fornire un’alternativa alle proteine e lipidi convenzionali,  mantenere livelli nutritivi di elevata qualità. I risultati ottenuti nell’ambito del progetto Polo delle Microalghe sullo storione siberiano (Acipencer naccarii) e nel progetto europeo Sabana  sull’ orata (Sparus aurata) hanno dimostrato che i mangimi basati sulla parziale inclusione di microalghe ottenute da bioraffineria, migliorano anche la morfologia intestinale, la crescita dell’animale e l’utilizzo dei nutrienti, suggerendone un effetto funzionale.

Elena Ficara professore associato del Politecnico di Milano presenta l’intervento “Integrazione della coltivazione di microalghe nel trattamento dei reflui urbani ” . Negli studi del Politecnico sono stati approfonditi i processi basati su consorzi di microalghe/batteri nel trattamento delle acque reflue urbane o agro-industriali che rappresentano una soluzione alternativa ai processi biologici tradizionali, basati sull’impiego di consorzi batterici autotrofi ed eterotrofi. I consorzi studiati consentono inoltre di ridurre i costi di processo associati all’aerazione forzata. La produzione di biomassa algale consente di modificare la prospettiva con cui si affronta la gestione dei fanghi di depurazione, che potrebbero diventare una risorsa da valorizzare. Per una valutazione completa vanno tuttavia considerati i vincoli posti dalla dalle condizioni meteo-climatiche e dalla maggiore esigenza di spazio.

L’intervento di Luciano Foglio dell’Istituto Spallanzani dal titolo “AquaTech4Feed – Nuove tecnologie di acquacoltura sostenibili per la produzione di mangimi innovativi per il miglioramento degli stock ittici” descrive i risultati della ricerca che mira a sviluppare un nuovo processo di produzione di acquacoltura sostenibile basato sulla produzione di mangime proteico ad alto valore nutritivo che utilizza i flussi di scarto dal sistema di acquacoltura a ricircolo (RAS). L’obiettivo è quello di migliorare la produzione del pesce e la qualità del prodotto finale mediante nuovi mangimi per pesci costituiti da ingredienti alternativi, come alghe, lenticchie d’acqua, microbiomi (bioflocs) e insetti. Il processo di produzione consiste in un sistema di ricircolo chiuso per i nutrienti e il riciclaggio dell’acqua che mira a migliorare la biosicurezza. Il progetto prevede prove di alimentazione con lompo, salmone e orata al fine di valutare e definire la produzione ittica benchmark di produzione e qualità.

Per ulteriori informazioni consulta il sito AQUAFARM